Chiesa fiorentina d'Oltrarno, posta su un poggio che domina Piazzale
Michelangelo. Capolavoro dell'architettura romanica fiorentina, la sua
edificazione venne commissionata nel 1018 dal vescovo Ildebrando, che volle
così celebrare il luogo dove, secondo tradizione, sarebbe stato
martirizzato Miniato, fatto decapitare durante l'età di Decio.
Un'incisione nel pavimento dell'edificio sacro indica presumibilmente l'anno
della fine dei lavori nel 1207. La costruzione della facciata, con paramento
marmoreo a disegni geometrici, ebbe inizio nel 1062; la parte più antica
è riscontrabile nel finto colonnato del registro inferiore, mentre il
mosaico che campeggia sul frontone centrale, dedicato al
Cristo benedicente
tra la Vergine e San Miniato, risalirebbe agli inizi del XIII sec. Il severo
interno è a tre navate su colonne, con tetto a capriate e presbiterio
assai sopraelevato sulla cripta. La navata centrale conserva un pavimento
marmoreo a intarsio, particolarmente pregevole nella sua fascia centrale dove
è riscontrabile la decorazione originale a motivi figurativi propri delle
stoffe orientali nei quali sono stati inseriti simboli cristiani. Dinnanzi alla
cripta si trova un'elegante cappella del primo Rinascimento, opera di Michelozzo
(1447), con la volta in terracotta smaltata di Luca della Robbia. Nel
presbiterio, chiuso da una transenna marmorea del 1209, si ergono il pulpito
coevo e un coro con gli stalli lignei intarsiati. Nel catino absidale, si trova
il grandioso mosaico del 1297, con
Cristo benedicente tra la Madonna e San
Miniato, realizzato prediligendo i giochi cromatici chiaroscurali. La
sacrestia ospita il ciclo di affreschi con le
Storie di San Benedetto, 16
scene realizzate da Spinello Aretino, originariamente riprodotte anche sulla
vetrata, distrutta nel 1630. Da questo ciclo agiografico, primo in Toscana per
numero di storie, trassero modello i realizzatori delle successive opere ad
affresco raffiguranti San Benedetto. In fondo alla navata, nel 447, venne
commissionata a Michelozzo da Piero de' Medici la Cappella del Crocifisso nella
quale venne posto il
Crocifisso di San Giovanni Gualberto. Nella navata
sinistra si apre la Cappella del cardinale di Portogallo, fatta erigere per
contenere le spoglie di Giacomo di Lusitania, cardinale portoghese morto a
Firenze nel 1459. La volta della cappella, decorata con cinque tondi di Luca
della Robbia raffiguranti le
Virtù cardinali, ospita la tomba
dell'arcivescovo scolpita da Antonio Rossellino (1459) e una serie di dipinti di
Alessio Baldovinetti rappresentanti
Otto profeti, gli
Evangelisti,
i
Dottori della Chiesa e l'
Annunciazione. Accanto alla chiesa di
San Miniato sorgono il merlato Palazzo dei Vescovi (residenza estiva, costruita
nel 1295) e il monastero di San Miniato.